Noi, ora, possiamo fare la differenza per rallentare i contagi.
Il tasso di riproduzione del virus è influenzato anche dalle abitudini sociali.
Una persona infetta, secondo i dati del Ministero della Salute in Italia può contagiarne altre tre, ma se non entra in contatto con nessuno, ovviamente, non accade. Il virus corre soprattutto sulle gambe degli asintomatici, quindi per fermare la corsa bisogna azzerare i contatti sociali.
Restare a casa, seguire le regole che tutti conosciamo ed il senso del dovere, sono le armi di difesa che ci permettono di resistere alla diffusione del contagio del nuovo coronavirus.
Resistere significa guadagnare tempo ed il tempo che riusciamo a guadagnare lo doniamo a coloro che, combattendo contro il tempo, lavorano per noi tutti in prima linea nelle strutture sanitarie e alla ricerca di una terapia farmacologica e di un vaccino.
Nel frattempo un test rapido, grazie ai passi da gigante dell’ intelligenza artificiale, è stato adattato alle esigenze italiane attraverso la collaborazione di ingegneri cinesi, della società europea che ha ideato la soluzione tecnologica, con il personale del Policlinico Campus Bio-Medico di Roma.
Questo sistema, attraverso le immagini TC polmonari dei pazienti, distingue in soli 20 secondi e con un margine di errore minimo le polmoniti da Covid-19 dalle comuni polmoniti, con una valutazione di prognosi, di miglioramento o peggioramento della situazione del paziente.
Questo permetterà agli ospedali del Lazio e di tutto il territorio nazionale, inviando le immagini, di accorciare i tempi diagnostici, escludere da subito situazioni patologiche che nulla hanno a che vedere con il Covid-19.
Si migliorerà così l’appropriatezza delle terapie e ottimizzare le procedure di rianimazione nelle terapie intensive guadagnando tempo.
Photo credits: TGCom 24
Guadagnando tempo, ogni giorno che passa diamo la possibilità all’inventiva italiana di medici ed ingegneri di trovare nuove soluzioni, come la maschera da sub trasformata in maschera respiratoria di emergenza e il respiratore modificato che permetterebbe, grazie ad uno sdoppiamento dei circuiti, di fornire ventilazione artificiale a due pazienti invece che a uno solo.
#restiamo a casa