Permette il ripristino dei denti naturali mancanti fungendo da radice artificiale per sostenere il manufatto protesico fisso o mobile che consentirà di riavere la corretta estetica e masticazione.
La valutazione di quando possa essere più o meno opportuno l’intervento di implantologia viene solitamente eseguita dopo un esame TC ed un accurato studio del caso con il vostro odontoiatra di fiducia. L’intervento si svolge in anestesia locale nella maggior parte dei casi. La guarigione avviene quando l’impianto viene inglobato dall’osso che lo circonda (osteointegrazione).
Durante le fasi preliminari di studio, l’odontoiatra, valutando attentamente la situazione clinica e la motivazione del paziente, sarà in grado di formulare il miglior piano di cure personalizzato con implantoprotesi o con protesi tradizionale, in maniera tale da ridurre al minimo il rischio di complicazioni o insuccessi.
Per gli impianti standard il tempo di attesa è di 3-4 mesi, anche se oggi sono presenti impianti con superfici trattate che permettono l’osteointegrazione in 3-4 settimane. Il tempo si allunga fino a 6-9 mesi nel caso siano state effettuate grandi manovre rigenerative (rialzo di seno mascellare, socket preservation, GBR). Nel caso specifico dell’implantoprotesi, sono fondamentali lo studio della qualità e della quantità dell’osso del paziente, l’affidabilità della casa produttrice dell’impianto, la corretta progettazione della protesi e, non ultimo, l’analisi dei costi e dei benefici, unita alla motivazione del paziente.
Pur se non frequenti, le situazioni che possono portare a rischi e complicanze sono:
Altri rischi sono la frattura dell’impianto o dell’abutment o la rottura della protesi. L’accuratezza dell’igiene orale del paziente è fondamentale per assicurare una lunga vita dell’impianto dentale ed altrettanto importanti sono le visite periodiche di controllo (2-4 l’anno) che permetteranno di individuare eventuali infiammazioni dei tessuti di supporto dell’impianto e curarle immediatamente.